Avvocato esperto successioni Milano

Avvocato esperto in successioni ereditarie: costi, tempi e considerazioni

Le peggiori liti familiari si consumano per questioni di eredità ecco perché è essenziale affidarsi ad un avvocato esperto in successioni ereditarie. I “fratelli coltelli” sono in mezzo a noi più di quanto si possa immaginare.

Quando muore un genitore, la famiglia rischia di sfasciarsi e offrire il peggio di sè.

Non c’è sempre spazio per il dolore per la morte di un padre o di una madre, ma ci interessa del malloppo di famiglia.

E si litiga ferocemente per la casa al mare, per ciò che è rimasto in banca, per i quadri del salotto, per i soldi o donazioni ricevuti da un fratello quando il de cuius era in vita. Si litiga anche per un posacenere.

 

L’esperienza di un avvocato esperto in successioni ereditarie

Credetemi, ci sono guerre infinite per l’eredità. sia quando c’è un testamento, sia quando non c’è.

Un avvocato esperto in successioni legittime ed ereditarie conosce queste dinamiche fraticide.

Nella metà delle successioni ci sono battaglie legali tra fratelli fino all’ultimo sangue. E questo è vergognoso.

Molte volte è colpa del fratello ingordo che cerca di calpestare i diritti degli altri fratelli, a volte si tratta di ignoranza, a volte i testamenti sono stati ingiusti, e quindi la colpa può essere dei genitori che hanno creato loro stessi i dissidi tra fratelli.

Si può dire che quando non ci sono  soldi e ricchezze,  le famiglie non hanno motivo di litigare e odiarsi.

Fatta questa premessa, entriamo nello specifico, su quello che un avvocato esperto in successioni ereditarie dovrebbe far sapere al suo assistito.

 

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I diritti successori dei fratelli sull’eredità di uno o dei due genitori dipendono da due situazioni.

 

A) C’ è un testamento
B) Il genitore prima di morire ha donato beni ad uno o a più figli 

Nel primo caso occorre verificare come sono stati distribuiti i beni ai figli, cioè se è stata rispettata la quota legittima stabilita dalla legge o essa sia stata violata. In tal caso è prevista l’azione di riduzione. 

Attenzione. Un genitore non può devolvere tutta l’eredità ad un solo figlio e non lasciare niente agli altri.

La legge sancisce che tutti i figli siano eredi legittimi, che hanno sempre diritto a una quota minima dell’eredità, a prescindere da quanto scritto  nel testamento. Tale quota varia a seconda del numero degli eredi e della presenza in vita dell’altro genitore (il coniuge del defunto).

Pertanto sei il testamento viola una o più quote legittime, esso può essere impugnato in tribunale. Tuttavia un testamento, fermo il rispetto della ripartizione delle quote legittime, può anche devolvere più beni ad un figlio rispetto agli altri. Si chiama quota disponibile che non può essere impugnata. Certo è che dare più ad un figlio rispetto ad un altro è sempre un fatto che crea attriti e malumori.

 

Cosa succede se non c’è un testamento?

In questa ipotesi gli unici eredi sono il coniuge eventualmente superstite e tutti i figli. Le quote variano a seconda del numero di figli. 

 

Cosa succede se uno dei fratelli aveva ricevuto donazioni quando il genitore era ancora in vita?

Con o senza testamento, chi ha ricevuto donazioni, in violazione della quota legittima, nel senso che ha ricevuto di più del previsto dalla legge, deve renderne conto agli altri fratelli. In tal caso è stabilito, ricorrendone le condizioni, che tali beni ricevuti rientrino nell’eredità da spartire (collazione). Da quel momento ci sarà una distribuzione più giusta ed equa secondo il codice civile.  

Se, ad esempio, un fratello non ha ricevuto nulla in eredità ma, quando il genitore era vivo, ha ottenuto diversi immobili in donazione, la sua quota di legittima è soddisfatta, salvo altre verifiche. In tema di successioni ogni caso fa storia a sè.

Dunque  il valore di tutti le donazioni ricevute dal defunto devono essere calcolate al fine di definire le esatte quote spettanti ai figli.
Purtroppo nella esperienza di tutti i giorni ci si rende conto di tante dinamiche di fratelli coltelli

L’avvocato Gian Ettore Gassani, specialista in diritto delle successioni, con studio a Milano e Roma, conosce queste situazioni. 

Spesso nelle cause per le eredità, uno dei fratelli è il cocco di casa, e magari resta nell’orbita dei genitori, si occupa del loro quotidiano e come contropartita riceve regali a volte anche nascosti (soldi in contanti, oggetti, comodità varie, donazioni di rilievo). Non sempre è il solo affetto che muove queste persone. Quando le famiglie sono ricche può accadere che gli interessi prevalgano sui valori. Come è anche giusto sottolineare  che alcuni figli si fanno vivi solo quando si tratta di prendere la propria fetta di eredità. 

Molti sono i casi di figli che vivono presso i genitori, che magari non sono sposati, oppure non avendo risorse proprie o attività, decidono di assistere padri e madri. In questi casi le donazioni in loro favore sono piuttosto probabili.

Tali situazioni si traducono in guerre tra fratelli per l’eredità.

Cosa succede se la firma in calce al testamento olografo è falsa?

Succede che alcuni fratelli assistano alla redazione del testamento del genitore e ne indirizzino le ultime volontà.
O ci sono casi in cui la firma del de cuius sia apocrifa o il de cuius quando scrisse il testamento non fosse psichicamente in grado di testare.

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Cosa succede se il genitore che ha scritto il testamento non era capace di testare?

Ci sono eredi che approfittano delle scadute condizioni mentali di un genitore per farsi lasciare dopo la morte di quest’ultimo gran parte dei beni in un testamento.

In questi casi, gli altri eredi hanno il diritto di intervenire nelle sedi competenti in vari modi.

Nel primo caso occorre accertare che la firma sia apocrifa in caso di sottoscrizione falsa. Nel secondo caso occorre dimostrare che il genitore all’atto del testamento non possedesse la capacità di testare (per esempio nel caso di patologie che riducono la coscienza e la capacità di intendere e volere).

Occorrono in tale ultima ipotesi acquisire cartelle cliniche, ricette mediche, testimoni etc. 
In questi casi la scelta dell’avvocato successionista è fondamentale. Ci vuole un esperto che sappia muoversi con rapidità e capacità.

Come si sceglie un avvocato esperto di successioni?

La materia delle successioni è altamente tecnica. Occorre scegliere il miglior esperto in successioni ereditarie e legittime.
Occorre una preparazione a tutto campo con l’ausilio di commercialisti, notai, medici legali, investigatori, grafologi.

L’avvocato specialista in successioni, come l’avvocato Gian Ettore Gassani, si avvale di consulenti di prim’ordine sia per la fase della consulenza che per l’assistenza in media-conciliazione (obbligatoria) che contenziosa.

La filosofia dello studio legale Gassani di Milano e Roma è cercare la soluzione meno dolorosa possibile. Lo scontro in tribunale deve
essere l’ultima spiaggia.

Purtroppo in molti casi i fratelli diventano i peggiori nemici e quindi non resta che rivolgersi al giudice.

Quando costa una causa di successione?

Le cause di successione sono costose. L’attività dell’avvocato è enorme. Le spese legali sono proporzionate al valore dell’eredità ai sensi delle tabelle delle tariffe forensi (D.M. 55/2014).

Conviene trovare un accordo e si risparmia tempo e danaro, laddove possibile.

 

Che succede se ci sono più testamenti?

Spesso succede che un genitore scriva più testamenti perché nel corso della vita cambia idea ( o gliela fanno cambiare…).

Per la legge vale l’ultimo testamento.  Ovviamente il testamento olografo è sempre rischioso, qualcuno potrebbe avere interesse
a farlo sparire.

Per qualsiasi necessità in tema di successioni contatta lo Studio dell’Avvocato Gian Ettore Gassani, clicca qui.