Sottrazione internazionale dei minori. L’intervento dell’avvocato matrimonialista di Milano Gian Ettore Gassani

La sottrazione internazionale dei minori, la tragedia infinita.

Intervento dell’avvocato Gian Ettore Gassani. Avvocato matrimonialista a Milano e a Roma.

La sottrazione internazionale dei minori, con l’aumento dei matrimoni misti in Italia, e delle unioni tra un italiano e uno straniero, sta diventando da anni una delle peggiori piaghe sociali del Paese.

Ne ho parlato nel mio fortunato saggio “ I Perplessi Sposi” dedicando un intero capito a questo orrendo fenomeno e ho raccontato una storia di vita vissuta nel mio studio nel libro “C’eravamo tanto armati” .

Quando si consuma una sottrazione internazionale, che è un vero e proprio rapimento di bambini, per il genitore a cui sono stati sottratti i figli diventa un vero e proprio calvario.

Per l’avvocato matrimonialista che si occupa di sottrazione internazionale dei minori significa l’inizio di un percorso giudiziario tremendo sia a livello nazionale che internazionale.

Nella mia onorata carriera tante volte mi è capitato questo ingrato incarico per fortuna sempre a lieto fine, ma non è stato affatto facile. Se raccontassi tutti gli intralci burocratici, le notti insonni, le trasferte, le sofferenze dei miei clienti, sempre padri, potrei scrivere l’ennesimo libro.

La sottrazione internazionale dei minori è regolata dalla convenzione dell’Aja del 25 ottobre 1980 e regolamento europeo 2202/2003.

Che cosa bisogna fare in caso di sottrazione internazionale di uno o più minori?

Si tenga presente che per sottrazione internazionale si intende sia la condotta del genitore che contro la volontà o all’insaputa dell’altro genitore conduce all’estero i figli per ivi trasferirli per un determinato periodo o per sempre, o del genitore che decide di trattenerli all’estero, sebbene avesse ricevuto il consenso dall’altro genitore di fare un viaggio per stare con i parenti o per una semplice vacanza.

L’avvocato che è esperto in materia di sottrazione internazionale dei minori (diffidate dagli improvvisatori) sa bene che molte volte il viaggio all’estero è un trucco per trattenere i figli e non portarli più nel proprio Paese di origine al fine di sottrarre i figli all’altro.

Ciò capita molto di frequente nei Paesi dell’Est Europeo, ma anche in occidente e nel resto del mondo.

Di solito il genitore che si macchia di questo crimine è la madre straniera. Ma non mancano casi in Nord Africa o Medio Oriente in cui il genitore “canaglia” è il padre di fede mussulmana.

Attenzione alle le sottrazioni internazionali nei Paesi islamici è difficilissimo ottenere il rimpatrio dei figli in quanto  molti di questi Paesi non hanno ratificato la convenzione dell’Aja. In questi casi la questione è più politica che giudiziaria. E poi in questi Paesi la figura del padre è ancora del tutto dominante.

Ogni anno si consumano centinaia di sottrazioni internazionali di minori italiani. Non sempre sono casi che hanno un lieto fine.

Bisogna essere tempestivi e determinati sin da subito. Il tempo gioca a favore del genitore sottraente.

Decorso inutilmente un anno dal momento della sottrazione internazionale, senza aver promosso le procedure necessarie a livello internazionale non c’è la possibilità di rimpatriare i minori.

Che cosa bisogna fare in casi come questi nell’immediato?

Per prima cosa bisogna rivolgersi ad un avvocato italiano esperto in sottrazioni internazionali che conosca le procedure e almeno la lingua inglese. Non basta essere esperti in diritto di famiglia per cimentarsi in queste procedure internazionali.

Purtroppo in Italia qualsiasi avvocato può fare di tutto di più. Dunque il cittadino deve rivolgersi ad avvocati qualificati ed esperti perché si tratta di tutelare la vita dei figli e non certo fare uno sfratto.

Allora bisogna agire su vari fronti, sia in Italia che all’estero.

  1. Bisogna inviare gli appositi moduli all’Autorità Centrale in Roma presso il Ministero degli Affari Esteri, contenenti tutte le informazioni necessarie;
  2. Sporgere denuncia – querela ai sensi dell’art. 574 bis c.p. (sottrazione e trattenimento del minore all’estero) reato per il quale si rischia una condanna dai tre ai quindici anni di carcere;
  3. Presentare ricorso per separazione giudiziale con addebito e richiesta di affidamento esclusivo del minore sottratto e sospensione o decadenza della responsabilità genitoriale nei confronti del genitore sottraente;

Si tratta di attività da espletare in modo veloce e simultaneo e con particolare vigore.

Non appena l’Autorità centrale avrà trasmesso gli atti al giudice straniero, inizierà una apposita procedura all’estero.

Innanzitutto occorrerà individuare il domicilio dei minori sottratti se sconosciuto. Poi il giudice inizierà l’istruttoria per decidere quale provvedimento emettere.

Le parti dovranno avere un proprio difensore di fiducia del Paese dove si consuma il rapimento dei figli, ma è sempre importante avere anche un avvocato italiano, possibilmente di alto livello, anche per questa procedura che dovrà fornire tutte le informazioni necessarie, inviare atti e documenti, partecipare alle udienze, essere il regista di tutto.

Nelle more del giudizio il giudice può autorizzare il genitore a cui sono stati sottratti i figli a riprendere rapporti con questi ultimi attraverso incontri, telefonate o collegamenti via Skype.

A seconda del Paese in cui ci si trova cambiano tempi e prassi. Nei Paesi del nord Europa ci sono maggiori garanzie che in quelli dell’Est.

In Galles e in Inghilterra le procedure sono state velocissime. I giudici di questi Paesi non perdono tempo.

Ho avuto difficoltà nei Paesi dell’est dove ho riscontrato, almeno per il primo grado di giudizio, una sorta di nazionalismo che di fatto vanifica la convenzione dell’Aja. In questi Paesi le madri sono tutelate oltre ogni ragionevolezza e questo complica tutto.

Per un avvocato italiano, anche se famoso o il migliore avvocato  matrimonialista a Milano o a Roma,  non è facile operare in questi Paesi. Devo dire che le nostre autorità diplomatiche sono sempre di grande supporto logistico. E’ sempre bene avere contatti con i nostri diplomatici all’estero anche prima di partire per il paese straniero.

Attenzione ad una cosa. Le donne che si macchiano di questi crimini non sono madri che amano i figli.

Sradicare un figlio dal proprio Paese, dalle proprie abitudini, dalla propria scuola, e soprattutto dall’altro genitore è un crimine gravissimo.

Riscontro in Italia un atteggiamento piuttosto morbido se non indulgente a favore di queste donne. L’unico deterrente è una sanzione penale seria che raramente viene applicata.

Come Presidente Nazionale dell’AMI, ossia di una delle più importanti Associazioni Forensi Italiane nel settore del diritto di famiglia, non posso non sottolineare il mio sconcerto per certe storture della giustizia italiana. Lo scrivo con la massima serenità dall’alto di decenni di onorata carriera. Se un padre italiano osi macchiasse di tale nefandezza  la propria foto finirebbe su tutti i giornali in prima pagina come si usa fare con un mostro.

Se lo fa la madre, tutto passa sotto silenzio. Questo è un dato di fatto, non una mera opinione.

Molte volte questi bambini non parlano la lingua del Paese dove sono stati rapiti, sono spaesati, piangono, a loro è negata la possibilità di avere contatti con l’altro genitore, subiscono violenze di ogni tipo.

Inoltre bisogna stare attenti, lo dico ai padri, alle accuse che queste mogli straniere muovono ai mariti pur di giustificare la sottrazione internazionale dei loro figli.

Come sempre si leggono negli atti accuse di violenza, di appartenenza alla mafia, a stereotipi stucchevoli del maschio italiano. Questa è l’unica squallida scappatoia di queste donne per tentare di farla franca ed evitare il rimpatrio dei figli. Per fortuna all’estero certe accuse hanno bisogno di prove, a differenza dell’Italia. Ma non è facile uscire da questi incubi.

Nei Paesi normali la sola dichiarazione accusatoria di una presunta vittima, senza prove e riscontri, non vale niente. Ecco perché sono riuscito a superare anche queste accuse e a salvare tanti bambini da madri irresponsabili e criminali.

Ovviamente stiamo parlando di procedure incerte, piene di insidie e difficoltà. Nessun avvocato normale può fare promesse di risultato certo. Sarebbe gravissimo. Però bisogna avere fiducia. Non mollare mai.

Non c’è nulla di più entusiasmante per un avvocato vincere queste battaglie, cambiare il destino, salvare dei bambini.

Dunque se siete vittime di una sottrazione internazionale dei minori, non perdete la calma. Non assumete iniziative senza consultarvi con un tecnico della materia, non provate a farvi giustizia da soli perché potrebbe essere un vero suicidio processuale. Cercate di acquisire quante più informazioni possibili sul dove si trovano i vostri figli, non scrivere messaggi di minaccia o violenti al coniuge, mantenete un profilo basso, state al gioco del genitore criminale, siate lucidi.

Non bisogna passare dalla ragione al torto. Spesso anche la reazione violenta, sebbene comprensibile data la tragedia, può essere usata contro di Voi.

Recatevi da un legale, spiegategli tutto, magari preparate un memoriale dei fatti salienti quanto più preciso possibile. Fatevi fare un preventivo delle spese che non sono mai irrisorie atteso che bisognerà affrontare una via crucis.  Sappiate che è in gioco la vita dei vostri figli e la vostra. Non scegliete mai un legale tuttofare o perché è vostro cugino. Vi fareste operare al cuore da un oculista? Ecco nel diritto internazionale, come in campo medico, vale il principio che occorre mettere la propria vita nelle mani di un avvocato specialista in diritto di famiglia e dei minori.

Se si parte male è inutile andare dall’avvocato matrimonialista famoso. Nessuno può fare miracoli, nemmeno il principe del Foro di Milano o di Roma.

 Il nostro studio opera in tutta Italia e all’estero.

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