Separazione giudiziale cos'è, come funziona

Separazione giudiziale: cos’è, come funziona e addebito della separazione

Che fare in caso di separazione giudiziale? Risponde l’avvocato Gian Ettore Gassani, matrimonialista
in Milano e Roma.

Non c’è momento più drammatico per un uomo o una donna che ricevere la notizia che il compagno di
una vita ha chiesto la separazione.

Si tratta di un lutto vero e proprio, un momento di dolore terribile perchè crolla il più grande investimento di vita.

Ecco perchè l’intervento dell’avvocato matrimonalista è decisivo sia sul piano giuridico che psicologico in caso di avvio di una causa di separazione.

Perchè l’avvocato matrimonialista, o l’avvocato familiarista è anche una sorta di psicologo. Quando un cliente varca per la prima volta la soglia di uno studio, dopo aver ricevuto la notifica del ricorso da parte del coniuge, è animato dai sentimenti più disparati.

Vorrebbe reagire, vendicarsi, lasciarsi andare.

Il ruolo sociale dell’avvocato matrimonialista è decisivo.

L’avvocato matrimonialista Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’AMI ovvero Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, conosce bene queste dinamiche umane dopo decenni di attività professionale nel settore del delicatissimo Diritto di Famiglia in città complesse come Milano e Roma in cui la qualità del professionista è tutto.

 

Cosa fare quando è iniziata una separazione giudiziale?

Spesso i ricorsi contengono falsità e diffamazioni. Purtroppo la deriva del diritto di famiglia porta anche a colpi bassi.

Certi coniugi, pur di avere la meglio in una causa di separazione giudiziale, sono capaci di tutto e spesso trovano gli avvocati disposti a seguirli, senza rispetto per l’etica professionale, in veri e propri progetti di vendetta.

Un vero avvocato matrimonialista, specializzato in diritto di famiglia non si deve abbassare a scrivere falsità o mezze verità in una causa di separazione, con il rischio di esacerbare il conflitto coniugale.

Purtroppo certe tragedie familiari sono causate da questi comportamenti scorretti e poco rispettosi della deontologia professionale dell’avvocato matrimonialista esperto in diritto di famiglia.

Bisogna mantenere la calma e non cadere nelle provocazioni avverse o scendere a livelli bassissimi.

La posta in gioco è elevatissima e a farne le spese sono sempre i figli, che non possono difendersi.

Non sempre chi parte per primo, avanzando la domanda di separazione, è nella parte della ragione.

 

Separazione giudiziale in Italia

Purtroppo in Italia esiste sempre una cultura del conflitto nella separazione giudiziale. Non si vuole ammettere che l’amore possa finire senza che debba per forza esistere un colpevole.

L’avvocato matrimonialista, come scrive l’avvocato Gian Ettore Gassani nei suoi saggi, deve ricercare la verità, mettendo a proprio agio il cliente, e fargli raccontare con calma e senza fretta tutti i fatti salienti che hanno determinato la crisi coniugale e che sono sfociati nella causa di separazione giudiziale.

Non bisogna andare di fretta. Bisogna confutare, parola per parola, le argomentazioni avverse se esse sono palesemente false e strumentali.

L’avvocato matrimonialista, come sostiene l’avvocato Gian Ettore Gassani, titolare di due prestigiosi studi legali a Milano e Roma, e che opera in tutta Italia e all’estero, deve ricercare le prove, individuare le contraddizioni della controparte, preparare la lista dei testimoni e acquisire documenti importanti per la causa di separazione giudiziale.

 

Cosa deve fare un esperto in diritto di famiglia

Dopo aver raccolto tutti gli elementi, l’avvocato matrimonialista esperto in diritto di famiglia redige la propria memoria di costituzione che è il primo atto difensivo prima di arrivare all’udienza presidenziale che segna l’inizio della separazione giudiziale con addebito o senza, che è la la sede per l’emissione dei provvedimenti urgenti e provvisori emessi dal giudice, reclamabili entro dieci giorni dinanzi alla Corte di Appello.

Del pari l’avvocato matrimonialista se è chiamato a redigere il ricorso deve saper fare la partita perfetta. Non è facile organizzare una causa di separazione giudiziale se viene richiesto anche l’addebito.

L’addebito della separazione giudiziale viene richiesta come misura accessoria nel caso in cui siano stati violati i principi di cui all’art. 143 del codice civile.

Un ottimo avvocato matrimonialista, come racconta l’avvocato Gian Ettore Gassani, spiega al cliente che l’addebito può essere motivo di una autonoma causa di risarcimento dei danni.

Ma non è facile ottenerlo se non ci sono prove inconfutabili.

 

Infedeltà coniugale e addebito della separazione

In caso di infedeltà coniugale, anche se provata con prove certe, il giudice deve valutare se l’infedeltà coniugale sia stata la causa della crisi coniugale o se invece sia stata la conseguenza di una crisi già in atto.

Nella seconda ipotesi il giudice non accoglierà la richiesta di addebito nell’ambito della separazione giudiziale.

 

Come-si-tutelano-i-figli-nella-separazione-giudiziale Separazione giudiziale: cos'è, come funziona e addebito della separazione

Come si tutelano i figli nella separazione giudiziale?

L’avvocato Gian Ettore Gassani racconta nel suo fortunatissimo saggio “Vi dichiaro divorziati” (ww.vidichiarodivorziati.it) che un ottimo avvocato matrimonialista o familiarista non deve giocare sulla pelle dei figli.

L’affidamento condiviso è sacro.

I figli hanno diritto di mantenere rapporti costanti e significativi con entrambi i genitori su un piano di parità genitoriale. Essere genitori “collocatari” non significa essere genitori di serie A o padroni dei figli.

I genitori restano genitori sempre in egual misura con gli stessi diritti e doveri. Chi la pensa diversamente non può patrocinare nelle cause di separazione giudiziale. E’ meglio che cambi mestiere per non creare danni ai bambini. Ecco perchè la scelta dell’avvocato matrimonialista per le cause di separazione giudiziale deve essere quella giusta.

Non si può affidare la propria vita e quella dei propri figli ad un avvocato senza esperienza e senza una storia professionale importante. L’era dei tuttologi è finita.

Chi pensa di scegliere un avvocato matrimonialista per una causa di separazione giudiziale puntando al risparmio, scegliendo l’avvocato avventuriero che si svende per quattro soldi, rischia di fare una brutta fine.

 

Cosa dice la legge per il mantenimento di coniuge e figli nella separazione giudiziale?

L’avvocato matrimonialista famoso, per meriti acquisiti sul campo e non a chiacchere, sa perfettamente che le questioni economiche e patrimoniali sono un altro pomo della discordia nella separazione giudiziale. L’avvocato Gian Ettore Gassani racconta nei suoi testi che la separazione giudiziale è spesso una causa per i soldi.

Se per i figli l’assegno di mantenimento è inderogabile, come lo sono le spese straordinarie, quello per il coniuge dipende dalle potenzialità economiche di chi lo richiede.

In caso di autosufficienza economica e patrimoniale, salvo nei casi in cui ci sia una nette sperequazione economica tra i coniugi, l’assegno di mantenimento non viene riconosciuto.

Ed è giusto così. Il matrimonio non può essere una sistemazione economica. L’assegno in ogni caso si perde se al coniuge più debole è stato comminato l’addebito.

 

Quali sono le regole di un ottimo avvocato in caso di separazione giudiziale?

Le principali doti dell’avvocato matrimonialista, come spiega l’avvocato matrimonialista Gian Ettore Gassani sono quelle dell’empatia, del rigore, del coraggio e della prudenza.

Un avvocato matrimonialista di valore non deve mai sbilanciarsi e fare promesse. Deve essere lui a condurre il gioco e non il cliente.

Ogni processo ha le sue insidie.

Ma accanto al grande avvocato matrimonialista o familiarista, come preferite, ci vuole anche un cliente all’altezza che sappia rispettare il ruolo del suo difensore.

Dunque per scegliere un bravo avvocato matrimonialista non affidatevi al cugino o all’amico dell’amico, ma a chi ha costruito con i fatti la propria carriera professionale.

 

Avv. Gian Ettore Gassani

Studio legale di Milano – via Podgora 10 (20122) – tel. 02 25 139 999

Studio legale di Roma – via Ezio 12 (00192) – tel. 06 39 75 49 68

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