L’affido condiviso di un minore a genitori separati e’ la regola, non l’eccezione

Novità normativa nel settore dell’affidamento condiviso di un minore a genitori separati considerato dalla Cassazione come la regola, non l’eccezione. L’affidamento diventa esclusivo solo quando è necessario per l’interesse del minore. La Prima Sezione Civile, con sentenza n.16593, sottolinea che spetta al giudice valutare le singole situazioni per verificare le conseguenze di un affido non condiviso per il minore.

 

La sentenza. Scrive infatti la Corte:«nel quadro della nuova disciplina relativa ai provvedimenti riguardo ai figli di coniugi separati, improntata alla tutela del diritto del minore alla bigenitorialita» (al diritto cioè dei figli di continuare ad avere un rapporto equilibrato con padre e madre anche dopo la separazione), l’affidamento condiviso si pone non più (come nel precedente sistema) come evenienza residuale, bensì come regola». Da oggi quindi è eccezione l’affidamento esclusivo che si profila solo quando è necessario per l’interesse del minore. In questo caso però, precisa la Corte, non essendo elencati i casi limite per cui affidare il figlio solo ad un genitore spetta al giudice individuare le circostanze caso per caso con un «provvedimento motivato». E da qui un monito degli ermellini: la conflittualità esistente tra coniugi non precluda l’affido congiunto.

 

IL MESSAGGERO