Divorzio in Italia. Scelta dell'avvocato per il divorzio

Il divorzio in Italia: brevi istruzioni per l’uso

Quando non è più possibile, dopo la separazione, ricostituire la famiglia e riprendere la convivenza, si può
chiedere con ricorso al Tribunale lo scioglimento del matrimonio (se si tratta di matrimonio con rito civile) o la cessazione degli effetti civili del  matrimonio (in caso di matrimonio religioso).

Dopo il divorzio gli ex coniugi riottengono lo stato libero e possono contrarre nuove nozze. Il ruolo dell’avvocato divorzista o matrimonialista è decisivo in questa fase processuale e di vita delle persone.

Lo studio legale dell’avvocato Gian Ettore Gassani, con studio a Milano e Roma, si occupa da quasi trent’anni di procedure di divorzio sia in Italia che all’estero.

Anche nel divorzio come nella fase della separazione, occorre decidere dell’assegnazione in godimento della casa coniugale, dell’affidamento dei figli minorenni e degli assegni di mantenimento per il coniuge economicamente più debole per i figli, siano essi maggiorenni o minorenni.

L’avvocato divorzista Gian Ettore Gassani, scrive nei suoi testi tecnici e saggi che, per ottenere buoni risultati in sede di divorzio, bisogna partire da una sentenza favorevole in sede di separazione.

E’ possibile in sede di divorzio ribaltare le statuizioni della separazione, se sono mutate le condizioni che le avevano determinate (affidamento dei figli e loro collocazione stabile, assegnazione della casa coniugale, quantum degli assegni o loro revoca).

 

Che differenza c’è tra divorzio congiunto e divorzio giudiziale?

Nel nostro ordinamento è possibile procedere con un accordo di divorzio, il cosiddetto divorzio congiunto, o in in mancanza di accordo con il divorzio giudiziale così come per la separazione.

Il divorzio congiunto (consensuale) presuppone un accordo su tutto. La bravura di un ottimo avvocato divorzista specializzato in diritto di famiglia è riuscire a trovare il modo di raggiungere il divorzio congiunto evitando i costi e i tempi del divorzio giudiziale.

L’autorevolezza del bravo avvocato divorzista, come sostiene l’avvocato Gian Ettore Gassani sia decisiva per questo obiettivo. Se ci sono notevoli interessi in gioco, come l’assegno di mantenimento, la casa coniugale e l’affidamento dei figli, non è sempre facile poter procedere con il divorzio congiunto.

Il divorzio giudiziale è tutt’altra procedura.

E’ a volte una vera e propria guerra giudiziaria. Se poi la separazione è stata giudiziale e il conflitto è stato altissimo, il divorzio con ogni probabilità, salvo eccezioni sarà altrettanto duro e senza esclusione di colpi.

La prassi è simile a quella della separazione, con una udienza presidenziale, la fase istruttoria e la sentenza finale.

Il divorzio giudiziale non può vertere sulle cause della separazione, non c’è l’addebito del divorzio, ed è una procedura dove si decide delle sole questioni economiche e dei figli.

 

In quanto tempo si può ottenere la sentenza di divorzio?

Oggi con il varo della Legge 55/2015 che ha introdotto il cosiddetto divorzio breve è possibile ottenere lo scioglimento del matrimonio o la cessazione degli effetti civili del matrimonio in tempi molto più rapidi rispetto al passato. Si è passati dai tre anni ad un anno di attesa della fase della separazione, con figli o senza, ad un anno in caso di separazione giudiziale e sei mesi in caso di separazione consensuale.

In caso di divorzio congiunto di solito si ottiene la sentenza di divorzio in massimo due mesi di attesa.

L’avvocato Gian Ettore Gassani è esperto in divorzi. Quest’ultimo è presidente nazionale dell’AMI ossia l’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani fin dal 2007.

L’avvocato Gassani ha organizzato numerosi seminari sul divorzio in tutta Italia.

 

Tra le novità della sopracitata legge del divorzio breve, è possibile richiedere già davanti al giudice istruttore, dopo l’udienza presidenziale, la sentenza parziale di di divorzio.

Ciò significa che si può divorziare quasi subito, mentre la causa può proseguire per le questioni economiche e per l’affidamento dei figli.

Di sicuro questa legge ha ridotto il turismo divorzile che ha visto migliaia di italiani rivolgersi ai giudici stranieri per ottenere la sentenza di divorzio che poi veniva riconosciuta dallo Stato italiano.

Addirittura è possibile chiedere il divorzio anche quando è ancora pendente la separazione, se era stata ottenuta precedentemente la sentenza parziale di separazione.

Ci sono molti casi in cui sono pendenti sia la causa di separazione che di divorzio.

Attenzione, al di là dello stato libero, una causa di divorzio può durare diversi anni per le questioni economiche o per l’affidamento dei figli nel caso in cui dovesse arrivare nella fase di appello o in Cassazione.

Spesso gli interessi in gioco sono talmente alti che le parti sono disposte a tutto pur di avere la meglio.

 

sentenza-di-divorzio-300x200 Il divorzio in Italia: brevi istruzioni per l'uso

Quali sono gli effetti del divorzio in Italia?

Il divorzio trasforma due coniugi in due estranei. Mentre la separazione “sospende il matrimonio ma non lo scioglie. Ci sono coppie separate che decidono di non divorziare per vari motivi. Per divorziare bisogna chiederlo e il divorzio presuppone una procedura ad hoc.

Nel fortunato saggio dell’avvocato divorzista Gian Ettore Gassani ” Vi dichiaro  divorziatiwww.vidichiarodivorziati.it viene chiarito che molti mariti chiedono il divorzio per togliere l’eredità alle mogli, ragion per cui il divorzio non solo determina lo stato libero ma elimina definitivamente i diritti successori. Non è un effetto da poco.

 

L’assegno di mantenimento nelle cause di divorzio, l’assegno per il coniuge e per i figli. Quali novità?

L’avvocato divorzista Gian Ettore Gassani è intervenuto spesso nei molteplici convegni e seminari da lui organizzati e nei programmi televisivi come Porta a Porta di Bruno Vespa per parlare delle novità importanti che hanno riguardato l’assegno di divorzio.

Oggi ottenere l’assegno di divorzio è più difficile rispetto al passato.

E comunque il tenore di vita non è più preso come parametro per la quantificazione dell’assegno di divorzio. Oggi vige il criterio dell’autosufficienza economica.

Nei casi di matrimoni di lungo corso invece, laddove il coniuge richiedente dimostrasse di aver rinunciato al lavoro per dare un apporto in famiglia e di aver contribuito alla crescita professionale ed economica del
coniuge più ricco, può ottenete un assegno perequativo, compensativo o risarcitorio, anche se indipendente dal punto di vista economico e patrimoniale.

In caso di divorzio congiunto le parti possono accordarsi per una somma una tantum il cui effetto sarà l’impossibilità per chi la riceve di richiedere in futuro l’assegno di divorzio.

Il coniuge a cui è stata addebitata la separazione non può ottenere, in ogni caso, l’assegno di divorzio, ma solo quello alimentare se ne ricorrono le condizioni.

Il coniuge che riceve l’assegno divorzile ha diritto di ottenere una quota sul TFR dell’altro coniuge.

 

Come si sceglie un ottimo avvocato divorzista?

La scelta del migliore avvocato divorzista è delicatissima.

Non ci si può affidare all’avvocato che si occupa di tutto di più, il cosiddetto tuttologo, o al cugino esperto in sfratti. Purtroppo la gente pensa che un avvocato possa essere in grado di operare su tutti i campi del diritto.

Come nella medicina, nel diritto esistono gli specialisti.

La posta in palio in una causa di divorzio può essere altissima.

E non ci s può rivolgere a quegli avvocati a prezzi stracciati con i saldi di fine stagione.

La scelta del migliore avvocato divorzista, come scrive l’avvocato Gian Ettore Gassani nelle sue pubblicazioni, deve assolutamente basarsi sul curriculum del professionista, sulla sua storia, sulla sua esperienza maturata in tanti anni di professione forense.

Non basta autodefinirsi divorzista o indicarlo in un sito scorretto e ingannevole.

Il diritto di famiglia è una materia troppo difficile e complicata per gli avventurieri o improvvisatori.

 

Avv. Gian Ettore Gassani

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