Successioni ereditarie e mediazione: cosa rischia il fratello che ostacola l’accordo? Le conseguenze giuridiche spiegate dall’Avv. Gian Ettore Gassani.
In materia di successioni ereditarie, la legge italiana prevede che, prima di avviare una causa giudiziaria, sia necessario tentare la mediazione civile obbligatoria (D.Lgs. 28/2010), ad esempio nei casi di:
- divisione ereditaria
- riduzione della legittima
- collazione di donazioni
- attribuzione di beni indivisi.
Questa fase ha lo scopo di favorire un accordo tra gli eredi ed evitare un lungo e costoso contenzioso. Ma cosa succede se uno dei fratelli o parenti coinvolti si rifiuta di collaborare, frappone ostacoli ingiustificati o interviene con atteggiamento ostruzionistico?
Quando un erede non collabora in mediazione: comportamenti tipici nelle successioni ereditarie
Tra i comportamenti che possono essere considerati non collaborativi o ostruzionistici in sede di mediazione troviamo:
- il rifiuto immotivato di partecipare agli incontri
- la presenza formale senza reale volontà negoziale
- il boicottaggio dell’accordo con richieste irragionevoli
- la chiusura totale al confronto, senza proporre alternative.
Queste condotte possono avere ripercussioni legali e processuali nella successiva fase giudiziale.
Le conseguenze giuridiche nel giudizio successivo
Le conseguenze giuridiche nel giudizio successivo sono le seguenti.
1. Sanzioni economiche
Ai sensi dell’art. 8, comma 4-bis, del D.Lgs. 28/2010, il giudice può condannare la parte non collaborativa al pagamento di una sanzione pecuniaria pari al contributo unificato dovuto per il giudizio.
Esempio: se il fratello si rifiuta senza motivo di sottoscrivere un accordo ragionevole, rischia di essere condannato al pagamento di importi aggiuntivi.
2. Valutazione negativa da parte del giudice
Il comportamento processuale della parte in mediazione può influire sulla decisione del giudice, in particolare:
- nella ripartizione delle spese di lite
- nell’attribuzione di beni indivisi
- nella valutazione della buona fede delle parti.
Il giudice può ritenere il fratello responsabile dell’aggravamento del contenzioso e limitare i benefici economici spettanti a chi ha ostacolato l’accordo.
3. Responsabilità per danni
In casi gravi, l’erede che blocca ingiustificatamente la mediazione potrebbe essere chiamato a risarcire il danno agli altri coeredi, per:
- ritardo nella divisione
- perdita di valore dei beni (ad esempio per deperimento dell’immobile)
- mancato godimento dei frutti civili.
Perché la mediazione è una vera opportunità, non un ostacolo.
Come spiega l’avv. Gian Ettore Gassani, esperto in diritto delle successioni con studio a Milano e Roma:
La mediazione è un’occasione per risolvere i conflitti tra fratelli e parenti in modo rapido e intelligente. Chi la boicotta rischia non solo economicamente, ma anche in termini di immagine e responsabilità giuridica. Il giudice non premia chi alimenta la lite, ma chi dimostra apertura e senso di responsabilità.
Come agire se un fratello ostacola l’accordo
Se durante la mediazione uno degli eredi si dimostra ostile o blocca ogni trattativa, è possibile:
- produrre verbali e documentazione che dimostrino la condotta non collaborativa;
- proseguire con l’azione giudiziale, facendo valere il comportamento in giudizio;
- richiedere al giudice l’applicazione di sanzioni e risarcimenti.
In questi casi è fondamentale farsi assistere da un avvocato esperto in successioni e mediazioni, capace di gestire la fase stragiudiziale e tutelare al meglio i propri diritti in sede giudiziale.
L’assistenza dello Studio Legale Gassani
Lo Studio Legale Gassani, guidato dall’avv. Gian Ettore Gassani, è da oltre trent’anni un punto di riferimento in Italia per:
- successioni ereditarie e internazionali
- contenziosi tra fratelli e parenti
- mediazioni complesse e strategiche
- divisioni ereditarie con beni immobili e quote societarie.
Grazie alla sua esperienza, lo studio offre soluzioni efficaci e tempestive, sia nella fase di mediazione che in quella giudiziale.
Conclusioni: ostacolare la mediazione può costare caro
Rifiutarsi di collaborare in sede di mediazione può avere conseguenze concrete e gravi: economiche, patrimoniali e processuali. La via migliore per risolvere un conflitto ereditario è quella del dialogo assistito da professionisti esperti.
Per una tutela competente e autorevole nelle controversie successorie, rivolgiti allo Studio Legale Gassani: esperienza, visione strategica e risultati concreti a Milano, Roma e in tutta Italia.
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