Immobile ereditato occupato da un solo erede: cosa prevede la legge?

Se un fratello occupa l’immobile ereditato cosa possono fare gli altri eredi? I consigli dell’avv. Gian Ettore Gassani.

Una delle situazioni più comuni nelle successioni ereditarie è quella in cui, alla morte di un genitore, uno dei figli continua a vivere (o inizia a vivere) nell’immobile ereditato, impedendo agli altri coeredi di disporne o di ottenerne la propria parte.
Ma è legittimo che un solo erede utilizzi in esclusiva un bene ereditario? Cosa possono fare gli altri fratelli per ottenere il rilascio dell’immobile, vendere il bene o ricevere un’indennità di occupazione?

La comunione ereditaria: tutti i figli sono comproprietari

Alla morte del genitore, se non vi è testamento, si apre una successione legittima. Se invece è presente un testamento, si apre una successione testamentaria. In entrambi i casi, gli eredi diventano comproprietari pro quota di tutti i beni, incluso l’immobile.
Fino a quando non viene fatta la divisione ereditaria, l’immobile rientra in una comunione ereditaria, e nessun erede ha il diritto esclusivo di utilizzare il bene.

In sintesi:

  • Ogni figlio ha diritto alla propria quota di proprietà;
  • Nessun coerede può occupare l’immobile senza il consenso degli altri;
  • Gli altri coeredi possono agire legalmente per tutelare i propri diritti.

Cosa può fare un erede che non utilizza l’immobile ereditato?

Se uno dei fratelli occupa l’immobile ereditato e gli altri sono esclusi dal possesso, questi ultimi possono:

1. Richiedere il rilascio dell’immobile
Attraverso una diffida stragiudiziale, eventualmente seguita da un’azione giudiziaria, è possibile ottenere la liberazione dell’immobile e la cessazione dell’uso esclusivo da parte dell’erede occupante.

2. Chiedere un’indennità di occupazione
Chi occupa da solo l’immobile senza consenso degli altri coeredi è tenuto a versare un’indennità per l’uso esclusivo del bene (art. 1102 c.c. e giurisprudenza costante). Si tratta dei cosiddetti frutti civili dell’immobile, che spettano anche agli altri eredi.

3. Agire per la divisione ereditaria
È sempre possibile chiedere la divisione giudiziale dell’asse ereditario, se non si trova un accordo bonario. In tale sede, l’immobile potrà:

  • essere assegnato a uno dei coeredi con conguaglio;
  • essere venduto all’asta con ripartizione del ricavato;
  • essere diviso materialmente (se compatibile).

L’occupazione abusiva dell’immobile ereditato

Secondo la giurisprudenza consolidata (Cass. Civ., Sez. II), l’occupazione senza consenso degli altri coeredi è illecita, anche se chi occupa è titolare di una quota dell’immobile. L’indennità per l’uso esclusivo può essere retroattiva e calcolata anche su più anni.

I consigli dell’avv. Gian Ettore Gassani: come tutelarsi nelle successioni conflittuali

L’avv. Gian Ettore Gassani, avvocato matrimonialista e successionista tra i più noti in Italia, con studi a Milano e Roma, sottolinea l’importanza di intervenire tempestivamente in queste situazioni:

Lasciare che un solo coerede occupi un bene comune senza alcun accordo scritto è un errore. È fondamentale agire per tempo, con una diffida formale e con l’assistenza di un avvocato esperto in successioni, per evitare che una convivenza temporanea si trasformi in un diritto acquisito.

Successioni, beni indivisi e tutela legale: perché affidarsi a uno studio esperto

Il possesso esclusivo di un bene ereditario da parte di un coerede è una delle principali fonti di conflitto tra fratelli. Per tutelare il proprio diritto:

  • è necessario agire con l’assistenza di un avvocato esperto in successioni;
  • è utile avviare una mediazione obbligatoria prima dell’azione giudiziale;
  • in alcuni casi è possibile ottenere risarcimenti retroattivi per l’indennità non versata.

Lo Studio Legale Gassani, attivo a Milano e Roma, offre assistenza su tutto il territorio nazionale e nei casi di successione internazionale, con un approccio tecnico e strategico, volto a tutelare il patrimonio e i rapporti familiari.

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